Teatro: all’Elicantropo ‘Il Bambino con la Bicicletta Rossa’ – Campania

Teatro: all’Elicantropo ‘Il Bambino con la Bicicletta Rossa’ – Campania

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Di Giovanni Meola,sul ‘caso Lavorini’, nove voci da un rapimento


(ANSA) – NAPOLI, 04 DIC – Un caso di cronaca, il primo
rapimento di un minore finito tragicamente. Ermanno Lavorini, 12
anni, esce già da solo, inforcando la sua bicicletta Super
Aquila rossa, ma un pomeriggio, da quel giro in bici, non torna
più. E’ liberamente ispirato a quella vicenda ‘Il Bambino con la
Bicicletta Rossa’ scritto e diretto da Giovanni Meola, con
Antimo Casertano, in scena da giovedì 8 dicembre (fino a
domenica 11) nel Teatro Elicantropo di Napoli, presentato da
Virus Teatrali e Teatro Insania.
   
Primo evento mediatico in Italia, il caso-Lavorini fu sulla
bocca di tutti, e tutti si sentirono genitori, fratellini o
sorelline del piccolo rapito. Poi, di lui, tutti si
dimenticarono. Il rapimento e l’uccisione di Ermanno Lavorini
furono subito rubricati (da stampa, TV, forze
dell’ordine e inquirenti) come frutto della devianza giovanile
che a Viareggio significava il giro della prostituzione
omosessuale e minorile che gravitava attorno alla Pineta di
Ponente. Uno scandalo di proporzioni inaudite per un Paese
ancora puritano e benpensante. Solo grazie all’azione di pochi,
isolati, giornalisti, tra cui Marco Nozza, il caso fu rimesso in
discussione da un giudice istruttore che porterà a processo, e a
far condannare per motivi politici, alcuni ragazzi appartenenti
al Fronte Monarchico Giovanile. “Il racconto muove – sottolinea
Giovanni Meola – attraverso le voci di nove personaggi,
realmente implicati in quella misteriosa vicenda, tutti
impersonati da un unico attore, capace di dar vita a ciascuno di
essi anche solo modificando la postura da seduto o il timbro
della voce. Il testo, tra il Bambino redivivo che ama la poesia,
e tutti gli altri, ognuno con la sua verità, vera, scomoda o
palesemente falsa che sia, compone l’affresco di quel tempo,
passaggio tra la fine del Boom economico e l’inizio degli Anni
di Piombo”. Il Bambino con la Bicicletta Rossa nasce, a 50 da
allora, dall’intuizione di un giovane attore, si sottolinea,
“che affida alla penna di un drammaturgo la sua piccola
ossessione, ricostruire cioè la vicenda, dimenticata e sepolta”.
   
(ANSA).
   

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